Mercoledì 2 febbraio 2022

I dipendenti a termine trainano gli occupati, crolla il potere d'acquisto

a cura di: Dott. Gianmaria Vianova
PDF
I dipendenti a termine trainano gli occupati, crolla il potere d'acquisto

Niente scossa per il mercato del lavoro italiano alla fine del 2021: il numero di occupati rimane pressoché invariato e trainato dai dipendenti a termine. Ne risentono le retribuzioni, cresciute circa un terzo del tasso di inflazione, con ovvie conseguenze sul potere d'acquisto.

Dicembre è stato un mese di calma per il mercato del lavoro italiano, con flussi limitati e variazioni contenute. A dicembre 2021 infatti sono diminuite le persone in cerca di lavoro, con 29mila disoccupati in meno. Durante il mese il numero di inattivi è cresciuto di sole 4mila unità. Un elemento positivo: la discesa della disoccupazione non è strettamente legata all'aumento degli inattivi e "scoraggiati". Il numero degli occupati è rimasto pressoché stabile rispetto a novembre, con solo mille lavoratori in più. Vista la discrepanza nei flussi dei tre insiemi (disoccupati, occupati e inattivi) potrebbe aver giocato un ruolo chiave la demografia. Il tasso di occupazione è infatti tornato ai livelli pre-pandemici (al 59,0%) anche se mancano circa 286mila occupati tra dicembre 2021 e febbraio 2020: una statistica da non sottovalutare quando si analizza il quadro generale.

Analizzando i singoli flussi il quadro si fa più chiaro. Tra novembre e dicembre 2021 il numero di dipendenti è cresciuto di 52mila unità, con un aumento di 59mila dipendenti a termine e una riduzione di 7mila unità dei permanenti. Continua a divergere il trend delle tipologie contrattuali, visto che negli ultimi dodici mesi i dipendenti a termine sono aumentati di 434mila unità (un incremento del 16,4% nell'ultimo anno) mentre i permanenti di sole 157mila unità. Ancora una volta negativa invece la variazione degli indipendenti che a dicembre perdono 51mila unità. Quest'ultimo insieme torna nuovamente a presentare un bilancio negativo sui dodici mesi con 50mila unità in meno.

L'andamento del mercato del lavoro ha poi prodotto i propri effetti anche sulla dinamica delle retribuzioni: "Nella media del 2021 la marcata riduzione della quota di dipendenti in attesa di rinnovo non ha comportato una rilevante crescita delle retribuzioni contrattuali orarie, che si è fermata al +0,6%, in linea con quella del 2020", registra Istat. "Alla luce della dinamica dei prezzi al consumo - in forte accelerazione nella seconda metà dell'anno e pari a circa tre volte quella retributiva - si registra anche una riduzione del potere d'acquisto. Nello specifico del quarto trimestre 2021, la crescita retributiva tendenziale ha superato di poco l'1,0% nei settori agricolo e industriale, si è fermata appena sopra lo 0,6% in quello dei servizi privati ed è stata nulla nel pubblico impiego".

Le retribuzioni contrattuali orarie in media hanno quindi registrato un incremento dello 0,7% nell'arco di tutto il 2021. Una notizia negativa per il potere di acquisto, visto che in media il tasso di inflazione del 2021 si è attestato in media all'1,9%, un aumento pari a circa tre volte quello dei salari. Un altro elemento che potrebbe alimentare le pressioni ribassiste sui consumi già in atto all'inizio del 2022.

AUTORE:

Dott. Gianmaria Vianova

Gianmaria Vianova, classe 1996, si è laureato in economia e management presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza nel 2018. Attualmente è iscritto al corso di laurea magistrale in Economia...
e Finanza presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dal 2017 collabora con il quotidiano Libertà di Piacenza, occupandosi di temi economici e cronaca.
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Prestito tra familiari

    Prestito tra familiari

    Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
    Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.

    Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Calcolo Ratei e risconti

    Calcolo Ratei e risconti

    Cartella di lavoro Excel per il calcolo dei Ratei e Risconti Attivi e Passivi relativi a costi/ricavi con competenza a cavallo di due esercizi.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
Attenzione: la pubblicazione dell'articolo risale ad oltre 180 giorni fa, le informazioni e gli eventuali link contenuti potrebbero non essere aggiornati.

Documenti correlati:

Altri approfondimenti

tutti gli approfondimenti

Gli approfondimenti più letti

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS