Giovedì 14 dicembre 2023

Le aziende sono pronte per la direttiva CSRD (Direttiva sulla Rendicontazione di Sostenibilità Aziendale)?

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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La direttiva sul reporting di sostenibilità aziendale (CSRD) avrà notevoli ripercussioni sul modo in cui le aziende integrano le tematiche ESG nella loro strategia aziendale.
Uno studio condotto da Baker Tilly in collaborazione con oltre 300 grandi aziende in Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi, ha rivelato gravi mancanze nella preparazione aziendale in vista dell’imminente entrata in vigore della CSRD; lo studio, disponibile on line, evidenzia che, sebbene le aziende siano consapevoli dell’esistenza della direttiva, vi è stato un lento progresso nell’affrontare la realtà del suo impatto e dei provvedimenti da prendere.

Solo il 13% delle aziende si sente “pronto o quasi pronto” per la CSRD.
“Le aziende storicamente coinvolte nella CSR e nella reportistica ESG avranno un notevole vantaggio nell’affrontare questi nuovi requisiti e saranno in grado di sfruttare tutti i processi e le azioni ESG esistenti. Le altre aziende devono agire il prima possibile per implementare processi rilevanti in tempo per la loro ammissibilità, anticipando l’obbligo quando possibile. Solo così potranno utilizzare questa direttiva nello spirito in cui è stata concepita: uno strumento per un cambiamento significativo e per azioni ESG immediate, in un mondo che non può più permettersi di attendere“.


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  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Deducibilità costi auto non strumentali anno 2025 (periodo d'imposta 2024)

    Deducibilità costi auto non strumentali anno 2025 (periodo d'imposta 2024)

    Foglio di lavoro MS Excel per il calcolo della deducibilità fiscale dei costi auto, utilizzabile per beni in proprietà, leasing, noleggio o comodato; in ambito aziendale o per uso promiscuo, con soggetto impresa o agente.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • AUDIT-TOOLS: lo strumento elettronico per gestire la revisione legale. Versione 2025

    AUDIT-TOOLS: lo strumento elettronico per gestire la revisione legale. Versione 2025

    Questa nuova versione di AUDIT-TOOLS, utile per la revisione dei bilanci 2024, raccoglie il testimone dalle versioni precedenti e, in un unico “tool”, gli strumenti minimi necessari per l’impostazione del lavoro di revisione sia per il revisore individuale che, da questa versione, per il sindaco e il collegio sindacale.

    Attraverso Excel, il software consente di gestire in locale la revisione seguendo una metodologia collaudata del Dott. Antonio Cavaliere.
    Ogni carta di lavoro (già referenziata) potrà, a scelta dell’utente, essere stampata ed archiviata oppure salvata in locale in formato elettronico.

    a cura di: Studio Dott. Antonio Cavaliere

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