Lunedì 16 giugno 2025

Professore in pensione e presidente di commissione: compensi tassati come redditi assimilati

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L'Agenzia delle Entrate si è recentemente espressa in merito al trattamento fiscale dei compensi spettanti a un professore universitario nel settore scientifico, nominato da una Autorità indipendente per l'incarico di Presidente di Commissione di esame di un concorso pubblico, che dichiara di svolgere attività professionale in qualità di ingegnere titolare di partita Iva e risulta essere percettore di pensione di vecchiaia per l'attività di professore ordinario in quiescenza.

Nella Risoluzione n. 154 dell'11 giugno l'Agenzia chiarisce che, nel caso di specie, non è riscontrabile una connessione oggettiva tra l'incarico di Presidente della commissione d'esame e l'attività di libero professionista abitualmente svolta dal soggetto incaricato. Dunque, i compensi spettanti a tale soggetto per la partecipazione alla commissione d'esame devono essere ricondotti ai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all'articolo 50, comma 1, lettera c­bis), del Tuir.


Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it
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    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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