È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 23 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca che stabilisce gli importi delle tasse e dei contributi di iscrizione alle Università non statali da utilizzare ai fini della determinazione degli importi detraibili nel 2021 (ai sensi dell’art. 15, comma 1, lettera e), del Tuir).
Si tratta in particolare delle tasse e dei contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università non statali.
Importi massimi detraibili per la frequenza dei corsi di laurea delle università non statali | |||
Area disciplinare corsi istruzione | Nord | Centro | Sud e isole |
Medica | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Sanitaria | 3.900 euro | 2.900 euro | 2.700 euro |
Scientifico-tecnologica | 3.700 euro | 2.900 euro | 2.600 euro |
Umanistico-sociale | 3.200 euro | 2.800 euro | 2.500 euro |
Corsi post laurea | |||
Spesa massima detraibile | Nord | Centro | Sud e isole |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello | 3.900 euro | 3.100 euro | 2.900 euro |
Dal 'lordo' al 'netto': lavoro dipendente. Versione cloud
In ambito di "lavoro dipendente" si fa spesso riferimento alla RAL (Reddito Annuale Lordo), che rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte.
È un dato importante e facilmente confrontabile tra casi diversi ma non rappresenta né lo stipendio netto su cui può far conto il lavoratore, né il costo effettivo a carico del datore di lavoro.
Dal 'lordo' al 'netto': lavoro dipendente
In ambito di "lavoro dipendente" si fa spesso riferimento alla RAL (Reddito Annuale Lordo), che rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte.
È un dato importante e facilmente confrontabile tra casi diversi ma non rappresenta né lo stipendio netto su cui può far conto il lavoratore, né il costo effettivo a carico del datore di lavoro.
Calcolo convenienza rivalutazione terreni 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto a regime la possibilità di rideterminare il valore delle quote di partecipazioni ex art. 5 della L. 148/2001.
Viene consentita la rivalutazione dei terreni posseduti data del 1° gennaio 2025. La rivalutazione dovrà avvenire tramite una perizia giurata di stima e il versamento delle imposte sostitutive, da effettuare entro il 30 novembre 2024.
Viene previsto che la percentuale dell’imposta sostitutiva risulti pari al 18% del valore del terreno.
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