E' stata avviata una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e Banca d'Italia per produrre analisi periodiche sulla base dei dati amministrativi delle Comunicazioni obbligatorie, relative all'instaurazione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro alle dipendenze.
Il primo numero, in particolare, fornisce un'analisi dell'andamento delle posizioni lavorative nel 2020, ed in particolare le tendenze nazionali e locali.
"I dati sulle comunicazioni obbligatorie relativi all'anno 2020 - afferma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo - ci restituiscono un quadro che, nonostante le problematiche note dovute alla pandemia, presenta alcuni elementi da evidenziare come la sostanziale stabilità del numero complessivo dei posti di lavoro (-42mila unità nell'anno nei settori non agricoli), i saldi positivi in alcune aree del Paese (in particolare nel Mezzogiorno) e l'incremento delle posizioni a tempo indeterminato (+260mila). Se pur a fronte di un arretramento rispetto al 2019, le misure messe in campo dal Ministero del Lavoro e da tutto il Governo - prime fra tutte la cassa integrazione COVID-19, il blocco dei licenziamenti e gli incentivi all'occupazione - nonché la forte resilienza del nostro sistema produttivo, hanno contribuito ad arginare l'impatto negativo della crisi permettendo di preservare centinaia di migliaia di posti di lavoro che altrimenti sarebbero andati perduti. Ciò ha evitato che gli effetti di una crisi sanitaria tramutatasi presto in economica diventassero permanenti. Ci attendono ancora mesi difficili ma l'attenzione dell'Esecutivo resta alta".
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
Cartella di lavoro Excel per il calcolo dei Ratei e Risconti Attivi e Passivi relativi a costi/ricavi con competenza a cavallo di due esercizi.
Il Trattamento di Fine Mandato
L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:
- fiscale
- gestionale/strategico.
1. Vantaggi fiscali
Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:
- la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
- la tassazione separata per il percipiente.
2. Vantaggi gestionali e strategici
Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:
In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.
Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.
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