La Legge di bilancio 2023 ha disposto alcune modifiche in merito alle prestazioni lavorative occasionali in agricoltura, al fine di garantire la continuità produttiva delle imprese agricole e di creare le condizioni per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali.
Per i datori di lavoro agricoli è stato sancito il divieto di utilizzo del Contratto di prestazione occasionale (CPO), sostituito, solo per il biennio 2023-2024 e in via sperimentale, dal Lavoro occasionale in agricoltura (LOAgri).
Tale regime speciale, che sarà operativo alla fine di quest'anno, è l'oggetto dell'approfondimento a cura della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
L'analisi effettuata tiene conto delle limitazioni riguardanti la figura del prestatore di lavoro, dei requisiti che i datori di lavoro devono possedere per poter ricorrere al LOAgri, e dei chiarimenti contenuti nei documenti di prassi amministrativa.
Nel documento vengono inoltre analizzate le agevolazioni in capo al lavoratore assunto con il LOAgri e le sanzioni previste nel caso di utilizzo del regime non rispettoso dei requisiti e delle limitazioni forniti dalla legge. In allegato al documento l’autocertificazione che il lavoratore è tenuto a compilare ai fini del ricorso al lavoro occasionale in agricoltura.
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
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Il Trattamento di Fine Mandato
L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:
- fiscale
- gestionale/strategico.
1. Vantaggi fiscali
Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:
- la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
- la tassazione separata per il percipiente.
2. Vantaggi gestionali e strategici
Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:
In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.
Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.
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