Martedì 6 agosto 2024

Incontro Ministro del Lavoro e rappresentanti degli ordini professionali

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Il 31 luglio, nella Sala Verde della Presidenza del Consiglio, si è tenuto il confronto tra il Governo e i rappresentanti di tutte le professioni ordinistiche. 
Nell'occasione il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha sottolineato il valore del lavoro autonomo e la sua centralità per la crescita economica e sociale. Tra i principali temi affrontati l’accesso dei giovani alle professioni e gli incentivi per promuoverlo.
Nell'incontro si è parlato anche delle sfide future, che riguarderanno anche l’intelligenza artificiale e come i liberi professionisti sapranno accompagnare il progresso tecnologico mantenendo al centro la persona umana e innovando i modelli organizzativi.

“Il confronto a Palazzo Chigi tra il Governo e i rappresentanti di tutte le professioni ordinistiche che abbiamo fortemente voluto è un segno di grande attenzione verso un mondo che custodisce il sapere intellettuale e lo mette ogni giorno col proprio lavoro a disposizione del Paese”, ha dichiarato il Ministro Calderone.
“Il Governo ascolta e ha piena conoscenza dei temi legati al mondo delle professioni e per questo abbiamo deciso di sviluppare il dialogo nel tempo anche su singoli dossier”.


Fonte: https://www.lavoro.gov.it
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    Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.

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    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.

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