Lo scorso 4 luglio il Presidente dell'Inps, Gabriele Fava, e il Procuratore Generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri, hanno siglato un Protocollo d’intesa, di durata biennale, per il contrasto alle percezioni indebite dell’Assegno di Inclusione (ADI) e dei contributi legati al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Il protocollo, spiega l'Inps nel Comunicato Stampa pubblicato nella stessa giornata, nasce dalla necessità di rafforzare i sistemi di controllo preventivo nell’ambito delle erogazioni pubbliche a contrasto della povertà, anche accertando le eventuali responsabilità che potranno derivare da un uso improprio delle risorse destinate ai più deboli.
Oltre al potenziamento delle attività di vigilanza, l'accordo prevede l’adozione da parte dell’Istituto di tecnologie innovative, con un elemento chiave rappresentato dal mutuo scambio semestrale di informazioni che consenta anche alle procure regionali della Corte dei Conti di intervenire contro le indebite attribuzioni. Questo permetterà un monitoraggio continuo dei sistemi di controllo che presiedono all'erogazione delle prestazioni ADI e SFL, facilitando l'identificazione di irregolarità e frodi.
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
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Il Trattamento di Fine Mandato
L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:
- fiscale
- gestionale/strategico.
1. Vantaggi fiscali
Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:
- la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
- la tassazione separata per il percipiente.
2. Vantaggi gestionali e strategici
Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:
In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.
Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.
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